La prima (e unica) recensione negativa non si scorda mai
Ancora Superhost. Il 2019 è decisamente iniziato col piede giusto! La notizia che ci siamo aggiudicati, per la seconda volta consecutiva, il titolo di host esperti ci riempe di soddisfazione e ci ripaga dei weekend spesi in check-in o check-out. Ma attenzione a non dare mai nulla per scontato.
Se secondo mio marito non potrebbe essere altrimenti visto che è “tutto bello, tutto pulito, tu rispondi sempre subito, io li porto al parcheggio e poi gli do un passaggio in auto fino all’appartamento, e gli spiego tutto…”, io sono di tutt’altra idea. Ovvero che il giudizio dell’ospite è sempre imprevedibile. Così anche quando pensi di avere dato il massimo, di aver fatto tutto bene e sei quasi certo che il suo soggiorno sia stato perfetto o quasi (non ti ha mai chiamato al telefono o scritto sulla chat di Airbnb per esporre una lamentela o sottoporre un problema), lui potrebbe stupirti, una volta tornato a casa, lasciando una recensione scarna di contenuti e/o dare poche stelle.
In questi 4 anni di attività ricordo ancora la mia (e sottolineo mia) prima e unica recensione negativa. La prenotazione era stata effettuata da una ragazza di Milano che per lavoro (era un’assistente di produzione) doveva trovare una sistemazione a due giovani attrici (una di queste minorenne), impegnate nelle prove di un film sul mondo della scherma. Tra i tanti appartamenti che aveva visionato, aveva scelto (ahimè) proprio il mio per, sue testuali parole, le ottime recensioni ricevute fino ad allora, la vicinanza a casa sua e al luogo dove si sarebbero tenute le prove del cortometraggio. Chi l’avrebbe mai detto che tutti questi punti a nostro favore si sarebbero tramutati in un boomerang. A farmi guadagnare un punteggio negativo è stato sicuramente il mio essere troppo “rigida”. Al momento del check-in si presenta infatti solo lei e, per venirle incontro, le consegno comunque le chiavi dell’appartamento, e le chiedo la cortesia di farmi identificare in un secondo momento le due ospiti e di avere i loro documenti, per denunciarle alla Questura, come si farebbe in qualsiasi albergo. Ma come diceva sempre mia mamma, fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Aspetto infatti un’ora, due, tre e nulla. Arriva mezzanotte e ancora niente. Ai miei messaggi, in cui le ricordavo come ci eravamo lasciate, nessun segno di vita tanto che arrivo addirittura a pensare che sia stata rapita dagli alieni. Alla fine arriva il giorno del check-out e finalmente identifico, con grande fatica, le ospiti.
In che cosa ho sbagliato? A pensare che tutti gli host siano uguali, che tutti si comportino allo stesso modo, che tutti rispettino le regole: quando si arriva in una struttura alberghiera (Case Appartamenti Vacanze comprese), i gestori devono raccogliere le informazioni dei clienti, come previsto dalla legge italiana. Da host a host mi sarei aspettata un maggior rispetto delle norme italiane e delle regole della mia casa, che peraltro ha accettato al momento della prenotazione.Così invece non è stato e la mia insistenza nel richiedere i documenti delle ospiti è stata male interpretata. Ai suoi occhi non devo essere apparsa come un host scrupoloso, ma come una gran “rompi p…”.Cosa fare in questi casi? Col senno di poi non mi fiderei più e le consegnerei le chiavi solo in presenza delle due ospiti.Cosa rifarei invece? Di sicuro risponderei nuovamente alla recensione negativa spiegando la mia versione dei fatti, raccontando bene come sono andate veramente le cose per permettere al futuro ospite chi mai la leggesse di non farsi influenzare, ma di farsi una sua opinione. Del resto siamo sicuri che le vere ospiti, ovvero le due ragazze che hanno soggiornato nel mio appartamento, avrebbero lasciato la stessa recensione? Ai posteri l’ardua sentenza.CategoriaQuesta casa è un albergo