5 motivi per andare alla BIT
Se nel mio lavoro da giornalista è importante partecipare a manifestazioni come la Borsa Internazionale del Turismo per crearsi una rete di contatti, trovare nuovi spunti per articoli, captare le nuove tendenze; in quello di host lo è altrettanto per intercettare i gusti della clientela, individuare le novità del settore, rimare sempre aggiornati e cogliere nuove opportunità dettate da app e software. In più senza prendere neanche un aereo si ha la possibilità di sorseggiare un caffè in Guatemala, bere un bicchiere d’acqua in Slovenia, farsi servire un bicchierino di rum a Cuba, gustare un thè in Marocco, scattarsi un selfie con una giapponese in costume tradizionale, regalarsi un ombrellino di carta colorata made in Thailandia ed essere invitati a un matrimonio in stile Bollywood.
Per tutti questi motivi, ma ce ne sarebbero altri cento che non sto qui ad elencarvi, mi sento di consigliare ai miei colleghi host, soprattutto a quelli milanesi, di non lasciarsi sfuggire, ahimè il prossimo anno, l’occasione di fare un salto alla BIT (oggi e domani la manifestazione è aperta solo agli operatori professionali). Di seguito 5 buoni motivi per segnarvi in agenda quest’appuntamento.
1) Alla BIT si ha la possibilità di raccogliere materiale informativo aggiornato e tradotto in inglese, da mettere a disposizione dei propri clienti. Quindi, anche se ai neofiti la cosa potrà sembrare un po’ strana, recatevi in fiera muniti di borse capienti (le ideali sono quelle blu dell’Ikea) o di un robusto trolley. Vi serviranno per portare a casa brochure e depliant. Io di solito ne prendo su Milano, ma non solo. Quest’anno, ad esempio, non mi sono fatta mancare volantini su Matera. Ho pensato, infatti, che far trovare ai miei ospiti, per la stragrande maggioranza stranieri, informazioni turistiche sulla Città della Cultura 2019 fosse una bella idea. Il mio intento è di promuovere la mia città, ma anche il Bel Paese in generale. E dare così ai turisti un motivo in più per ritornare in Italia, magari facendo tappa ancora da noi.
2) Nel caso in cui abbiate come me un sito da riempire di contenuti o vogliate essere sempre aggiornati su cosa succede nella vostra città/regione, in fiera avrete l’occasione per crearvi una scaletta sugli eventi da raccontare/suggerire, le mostre da promuovere/vedere, gli appuntamenti sportivi da portare all’attenzione/non perdere, anche con un occhio al futuro (nel mio caso penso a Milano-Cortina 2026 e all’indotto che potrebbe generare). Ma anche di accedere ai trend sui flussi turistici come quelli che ci rivelano che i turisti, sia stranieri che italiani, che visitano l’Italia optano nella stragrande maggioranza per soggiorni brevi e sono sempre più alla ricerca di esperienze ampie, diversificate e personalizzate. Da qui il bisogno, per noi host, di ingegnarsi per cercare di invogliarli a soggiornare più a lungo nelle nostre città e di sperimentare nuovi servizi che vadano incontro ai loro desideri. “Sempre più piccoli gruppi, famiglie, coppie si affidano a una guida – ha dichiarato, alla vigilia della Bit 2019, Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente di Confguide GITEC (Guide Italiane Turismo e Cultura) – Confcommercio Milano -, perché fa risparmiare tempo a partire da realtà complesse e dinamiche, come le maggiori città. Ad esempio Milano va scoperta al di là del Duomo, del Cenacolo e delle mete più note. Milano oggi non è più vista solo come la città del business e del lavoro ma anche come meta d’arte, cultura e leisure, ricca di musei e di eventi culturali”.
3) Da diverse settimane sto meditando sul layout dei biglietti da visita da lasciare ai miei ospiti e a chi me ne faccia richiesta. In fiera ne ho presi alcuni di alberghi, hotel e B&B che mi sono particolarmente piaciuti e da cui penso riuscirò a trarre qualche spunto per realizzare i miei.
4) Tra gli altri progetti che ho in cantiere c’è quello di lasciare un cadeaux ai miei turisti. Allo stand della Lombardia mi è stato regalato un finto passaporto della regione. L’idea mi è così piaciuta che sto meditando di farne un fac simile. Che ne dite?
5) BIT non fa rima solo con turismo e mete da sogno, ma anche con convegni che toccano temi legati all’innovazione digitale (Hospitality 4.0, Big Data, Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale) e momenti formativi su marketing, anche digitale, revenue o fiscalità. Un mondo anche questo tutto da scoprire.