Le 10 regole da seguire per un’eco-vacanza
Anche quando si è in vacanza si producono rifiuti. Se poi si opta per una sistemazione extra alberghiera come una CAV o un appartamento in affitto e, magari con la scusa di contenere le spese, non si pranza/cena al ristorante ma si opta per fare la spesa e cucinare come se si fosse a casa propria, guest, ma anche host, devono fare i conti con la raccolta differenziata. Per questo motivo ogni volta che arriva il momento del check-out spero sempre che i nostri ospiti abbiano in sequenza: smaltito nel modo corretto i loro rifiuti utilizzando le opportune pattumiere messe a loro disposizione (in cucina ne sono presenti ben 5: una per l’umido e una per l’indifferenziata posizionate sotto il mobile del lavello e un set di 3 sacchetti rigidi di colori differenti per carta, plastica e vetro sotto il ripiano della finestra) e provveduto a svuotarli tutti nei rispettivi cassonetti condominiali (cosa che per altro non tutti fanno, ma che da noi host è invece molto gradita e fa guadagnare stelle durante il momento della recensione).
Solo prendendo in esame il trimestre d’oro delle partenze degli italiani, si calcola, secondo l’Istat, che nei mesi di giugno, luglio e agosto l’oltre un terzo della popolazione (38%) che va in villeggiatura comporti un significativo ampliamento della popolazione e di conseguenza un aumento nella produzione dei rifiuti, stimato dall’ISPRA in 8,89 kg/abitante equivalente. Se pensiamo che il 54,1% dei turisti italiani preferisce gli alloggi privati per le proprie vacanze e si trova a dover gestire in autonomia i propri rifiuti, capiamo quanto diventi importante fare correttamente la raccolta differenziata.
Ecco perché Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi a base cellulosica, invita ad essere responsabili nei confronti dell’ambiente anche in vacanza, facendo la sola cosa che è necessaria per fare la differenza: attenzione.
La stessa che mettiamo a casa per fare la raccolta differenziata di carta e cartone, ad esempio. D’altra parte, anche quando ci si trova in un’altra città, le situazioni in cui si viene a contatto con materiali cellulosici sono moltissime, e se ogni italiano differenziasse dal resto dei rifiuti anche solo 3 riviste, 3 quotidiani, 2 scatole di gelati, 4 cartoni di succo di frutta e 2 fascette dello yogurt si raccoglierebbero ben 140.000 le tonnellate di carta e cartone, l’equivalente di un’intera discarica.
Affinché ognuno possa dare il suo contributo, riportiamo le 10 regole suggerite da Comieco per fare delle vere Eco-Vacanze a l’insegna della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Perché ricordiamoci che tutti rifiuti sono “preziosi” e tutti possono tornare a nuova vita grazie al riciclo.
Ecco il decalogo del perfetto guest.
- Fare caso a tutte le situazioni in cui si viene a contatto con carta e cartone;
- Selezionare correttamente carta e cartone togliendo nastri adesivi, punti metallici e altri materiali non cellulosici (ad es. il sacchetto in cellophane che avvolge le riviste);
- Appiattire le scatole e comprimere gli scatoloni per ridurre gli imballi grandi in piccoli pezzi;
- Non abbandonare fuori dai contenitori carta e cartone;
- Non buttare la carta insieme al sacchetto di plastica usato per trasportarla fino al contenitore;
- Non mettere nella raccolta differenziata gli imballaggi con residui di cibo o terra perché generano cattivi odori, problemi igienico sanitari e contaminano la carta riciclabile;
- Non conferire nella differenziata i fazzoletti di carta usati: sono quasi tutti anti-spappolo e quindi difficili da riciclare;
- Non buttare gli scontrini con la carta: i più comuni sono fatti con carte termiche i cui componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi del riciclo;
- Ricordare che la carta oleata (es. carta per affettati, formaggi e focacce) non è riciclabile;
- Non gettare nella raccolta differenziata la carta sporca di sostanze velenose (es. vernici, solventi etc.) perché contamina la carta riciclata.
Per la cronaca a Milano è possibile essere dei cittadini virtuosi della raccolta differenziata anche grazie alle EcoIsole, cassonetti intelligenti posizionati in punti strategici della città. In questi speciali contenitori automatizzati, sviluppati da Ecolight, i milanesi (nel nostro caso solo gli host del capoluogo lombardo) possono infatti smaltire smartphone, tablet, piccoli elettrodomestici, caricabatterie e lampadine a risparmio energetico e neon non più funzionanti. Noi abbiamo provato quello posizionato in viale Tibaldi 55 al Municipio 5 (vedi foto d’apertura). E presto vi daremo le giuste dritte su come utilizzarli per impegnarvi a favore dell’ambiente.