Affitti brevi, come azzerare il Coronavirus negli appartamenti
A seguito della diffusione del Coronavirus in Lombardia la sensazione di panico generalizzato ha provocato, a partire dal 24 febbraio, una frenata delle prenotazioni sulla città di Milano e una valanga di cancellazioni rispetto al periodo successivo, in particolare relativo al Salone del Mobile, che è slittato a giugno. Finita la settimana della moda, i turisti non si fidano a venire in città e chi viaggia per business rimanda i soggiorni o lavora da remoto.
Italianway stima, solo sul mese di febbraio 2020, una perdita del 19% di prenotazioni, laddove al 24 febbraio vedeva una crescita del numero di notti vendute, quasi 5mila, di circa il 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Incrociando i dati del Politecnico di Milano che stimano il valore delle prenotazioni della città innescate dal mondo extra alberghiero in circa 180milioni con la distribuzione del giro di affari 2019 (su circa 120mila notti vendute), l’Ufficio Studi di Italianway stima che la perdita dei mesi di marzo e aprile potrebbe pesare sul settore fino a 43 milioni sul mercato milanese dello short term.
Mentre infatti per gli operatori privati, circa il 63% del mercato, si tratta di perdita di reddito, senza particolari costi – fa sapere in una nota l’azienda prop tech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, tra i top player italiani dello short term – per gli operatori professionali si tratterebbe di una situazione insostenibile, dovendo pagare personale, uffici, software, investimenti sugli appartamenti, rate dei finanziamenti.
L’allarmismo non serve a nulla e bene hanno fatto le Istituzioni a fissare subito una nuova data per il Salone del Mobile, in modo che gli operatori possano spostare su giugno le prenotazioni già ricevute, invece di cancellarle.
Inoltre, seguendo scrupolosamente i contenuti delle ordinanze emesse dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Salute – continua la nota dell’azienda che per conto dei big player italiani dello short term sta portando avanti il dialogo con le Istituzioni anche rispetto all’annunciata nuova riforma del settore – Italianway, in linea con lo standard che solo gli operatori professionali possono offrire, ha prontamente predisposto, in collaborazione con le proprie aziende partner di servizi di housekeeping, un piano di sanificazione e pulizia approfondita degli appartamenti e alcune misure operative atte ad azzerare il rischio di contagio e garantire la massima tranquillità ai viaggiatori. Misure che ogni host può nel suo piccolo far proprie al fine di garantire la massima sicurezza e igiene ai propri ospiti.
Ecco nel dettaglio qualche suggerimento “professionale” per le pulizie finali delle camere da adottare per eliminare il pericolo Coronavirus.
1. Tutti i cleaner sono dotati di specifici Dispositivi di Protezione Individuali, quali filtranti respiratori FFP2, vestiario con maniche lunghe, polsini e guanti.
2. La biancheria sporca viene raccolta in contenitori chiusi e la biancheria pulita viene consegnata da lavanderie industriali che trattano i tessuti ad alta temperatura per uccidere ogni tipo di agente patogeno.
3. Vengono utilizzati gli appositi prodotti a base di etanolo al 70% dotati di maggiore efficacia disinfettante per la bonifica delle superfici inanimate. Nei bagni e nelle zone dove possibile viene utilizzata anche la candeggina.
4. Viene effettuato un lavaggio generale di tutte le stoviglie ad ogni check-out. Il lavaggio delle superfici degli appartamenti con etanolo e candeggina rende non possibile la sopravvivenza di eventuali virus, la cui trasmissione attraverso oggetti sarebbe comunque ritenuta estremamente improbabile.