7 buoni motivi per acquistare un estrattore, meglio se Bosh
Per chef Bruno Barbieri, che nella sua carriera ha collezionato ben 7 stelle Michelin, l’elettrodomestico indispensabile in cucina è il forno perché dice permette di cucinare anche senza i fuochi. Per me, da ieri, è l’estrattore perché mi consente di mangiare, ma che dico, di bere, tutta la frutta e la verdura che amo di più. Prima di ieri sul mio piano di lavoro non potevano mancare il gasatore per preparare l’acqua frizzante (Giulio e mio marito non ne possono fare a meno), il robot da cucina (un Bimby ovviamente), l’affettatrice, la macchina per popcorn e la gelatiera. Poi è successo che volevo provare la Sirt, la dieta del gene magro basata sull’introduzione di cibi ad alto contenuto di sirtuine, che prevede per la prima settimana almeno tre pasti liquidi (colazione, spuntino e pranzo) a base di un succo verde da preparare con la centrifuga o l’estrattore. Così, conquistata dai risultati ottenuti dalla cantante Adèle, che ha perso tantissimi chili, e da Pippa Middleton, che mantiene la sua silhouette proprio grazie a questo regime alimentare, ho iniziato a documentarmi per capire se fosse meglio far spazio nella mia cucina a una centrifuga o a un estrattore. E leggendo in rete, ho capito che per me era meglio optare per la seconda opzione.
Il primo motivo che mi ha fatto decidere per l’estrattore è la differenza di numero di giri tra i due elettrodomestici. Una centrifuga ne effettua tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto, mentre l’altro meno di 100. E così facendo genera meno calore e incamera meno aria limitando il processo di ossidazione del succo, che distruggerebbe parte degli enzimi vivi, e mantenendo le sostanze nutrienti inalterate.
Il secondo motivo è che il sistema utilizzato dall’estrattore permette di ottenere meno scarti e di separare dalla polpa una quantità di succo maggiore (terzo motivo) tant’è che la polpa che si ottiene con un estrattore è molto più secca e insapore di quella ottenuta con la centrifuga. Noi comunque utilizziamo la polpa, ottenuta dopo l’estrazione, per realizzare frittate, torte e tante altre ricette.
Una volta capito che avrei dovuto comprare un estrattore, per i motivi sopra elencati, non è stato poi tanto difficile trovare il modello che facesse al caso mio. Mi è bastato infatti andare come al mio solito a fare la spesa nel mio supermercato di fiducia, l’Esselunga di Via Ripamonti, a Milano, per trovare il modello, addirittura scontato al 50 per cento (gli estrattori di succo sono molto più costosi delle centrifughe), che faceva proprio al caso mio: silenzioso grazie al motore da 150 Watt con velocità fino a 55 rpm (quarto motivo); facile da pulire perché inserendo acqua al suo interno mentre è in funzione il movimento rotatorio permette all’estrattore di pulirsi automaticamente (quinto motivo); poco ingombrante (sesto motivo) e con i componenti lavabili in lavastoviglie (settimo motivo).
Il mio estrattore Bosch grazie all’esclusiva levetta MixControl e ai due filtri inclusi è in grado di produrre tipologie di miscele con densità differenti come succhi di frutta e smoothies (per preparare i sorbetti è necessario acquistare un terzo filtro) e grazie al processo di “spremitura delicata” tutte le proprietà nutritive intrinseche di frutta e verdura sono mantenute. In più cosa che non guasta il ricettario consiste in una App che, una volta scelta la ricetta che si vuole realizzare, permette salvare gli ingredienti in una lista della spesa.
Di seguito la ricetta del succo verde che vi consiglio di provare, anche senza per forza seguire la dieta Sirt, perché è buonissimo (l’ha bevuto anche mio marito e l’ha trovato così buono che, dopo averlo assaggiato, ha finito per bersi tutto il mio bicchiere).
Gli ingredienti:
30g di rucola (una manciata abbondante)
5g di prezzemolo (una manciata scarsa)
150g di sedano verde con foglie (2-3 gambi grossi)
1/2 mela verde
succo di 1/2 limone
1/2 cucchiaio di tè verde Matcha
Il procedimento:
Iniziate inserendo nell’estrattore il sedano, poi la mela, la rucola e il prezzemolo e poi il limone. Prima di bere aggiungete all’estratto il tè Matcha. Versate un goccio di succo in un bicchiere, unite il Matcha e mescolate. Quando si è sciolto aggiungete il resto del succo e, se volete, aggiungete dell’acqua naturale. i polifenoli in grado di attivare le sirtuine durano tre giorni, quindi potete preparare il succo anche in anticipo e tenerlo al fresco in frigorifero.
Noi troviamo delizioso l’estratto di 4 kiwi, 2 carote, 1 limone, 2 mele verdi e un pezzo di zenzero che è stato il nostro primo estratto in assoluto.
A chi a differenza di noi offre anche la colazione ai propri ospiti, penso ad esempio ai bed and breakfast, il mio consiglio è di prendere in considerazione l’idea di dotarsi magari di un estrattore perché gli estratti di frutta e verdura, preparati a freddo, sono un ottimo modo di cominciare bene la giornata!