Piatti sicuri negli appartamenti in affitto breve con TrustFood
“Avete un ristorante da consigliarci?”. Questa è una delle domande più ricorrente che i nostri ospiti, una volta terminato il check-in, ci porgevano. Sì, perché una volta arrivati a destinazione, data un’occhiata all’appartamento, posati i bagagli e sbrigate le formalità amministrative (controllo dei documenti, registrazione del contratto, ecc.), il loro primo pensiero, soprattutto se avevano affrontato un lungo viaggio e si era in orario di pranzo o cena, era dove andare a rifocillarsi E qui le risposte potevano essere le più diverse. Tutto dipendeva da diversi fattori: c’è chi voleva un posto vicino (Ristorante Dell’Aria, ahimè temporaneamente chiuso); chi desiderava mangiare una pizza (La Gravina); chi un locale alla moda (Carlo e Camilla in Segheria); chi un locale tipico milanese (Trattoria Masuelli San Marco); chi uno chef stellato (Ristorante Sadler); chi mangiare solo pesce (Antica Osteria del Mare) o solo cucina milanese ma in un ambiente famigliare (Osteria Conchetta). Non mancavano però ospiti, soprattutto quelli con figli piccoli al seguito, ma anche coppie di giovani o comitive di amici, che preferivano mangiare tra le mura del Nice Apartment | Bocconi Navigli cucinando proprio come se fossero a casa loro. Tra questi c’è chi affrontava l’intero viaggio con l’auto carica, oltre che di valigie, anche di viveri (così, ad esempio, hanno fatto proprio i nostri primissimi ospiti, una comitiva di ragazzi cinesi, in Germania per motivi di studio, arrivati Milano niente meno che il 31 di dicembre con tutto il necessario per prepararsi il cenone). Tra coloro, invece, che noleggiavano la vettura o arrivavano in treno o aereo e volevano consumare una cenetta tranquilla in casa, la domanda più frequente era ovviamente “Qual è il supermercato più vicino?”. Ma sarà ancora così, dopo il Covid-19?
Da un comunicato stampa ricevuto recentemente nella mia mail personale apprendo che l’emergenza Coronavirus potrebbe aver modificato completamente l’approccio delle persone al mondo del food, dell’ospitalità e del turismo, in generale perché oggi per i clienti la sicurezza occupa il primo posto in assoluto su qualunque altro elemento. Leggo che “la location, la professionalità, il buon cibo continuano a rappresentare elementi importanti nella scelta di un locale o di un ristorante ma solo se accoppiati alla sicurezza e all’igiene nel delicato periodo di ripresa post-Covid. Il timore legato a una possibile contaminazione è infatti sempre presente quando ci si sposta in un contesto diverso da quello familiare, l’attenzione alle norme igieniche e di distanziamento deve essere ancora alta ma la voglia di uscire e viaggiare è incontenibile e dunque si cercano contesti sicuri”.
Da qui l’idea di CleanBnB di offrire, ai clienti dei 300 appartamenti che gestisce a Milano, Bologna e Roma, la possibilità di ordinare un pasto da consumare subito, ingredienti freschi da trovare in frigo, piatti pronti da preparare in pochi minuti all’arrivo in appartamento o magari prenotare una cena a domicilio con tanto di chef stellato e brigata, scegliendo da una lista di 30 ristoranti che possono fregiarsi del marchio TrustFood perché sottopostosi a severi controlli relativi a igiene ambientale, igiene degli operatori e igiene degli alimenti allo scopo di offrire pranzi, cene e colazioni “protette”.
L’emergenza Covid – spiega Roberto Carcangiu, chef e consulente internazionale nonché co-founder del progetto, – ha alzato drasticamente la sensibilità dei clienti nei confronti della sicurezza e riuscire a comunicare in maniera chiara e immediata il rispetto delle norme igieniche rappresenta un’esigenza che nessuna attività legata al turismo può permettersi di ignorare.
Questo progetto nasce da tre esigenze ben precise alle quali abbiamo dato una risposta concreta – aggiunge Laura Loprieno Ceo di Dynamo, l’agenzia specializzata in servizi di marketing e comunicazione per PMI e startup che insieme a Carcangiu e Claudio Campion, fondatore di RistoCloud, società leader nel settore dell’informatizzazione rivolta alla ristorazione ha dato vita a TrustFood. Da una parte ci sono gli ospiti – continua Loprieno, – che quando ordinano un piatto per il delivery, l’asporto o la consumazione nel ristorante devono essere certi di gustare cibo preparato nel pieno rispetto di tutta le norme di sicurezza igienico sanitaria. Poi ci sono i gestori di appartamenti in affitto breve, che ora possono completare l’offerta con l’aiuto dei locali sicuri in un’area geolocalizzata e, infine, ci cono i ristoranti certificati TrustFood che hanno accesso a un circuito di vendita completamente nuovo. Chissà se anche AirBnb sta lavorando a qualcosa di simile.